Il filo del rasoio
William Somerset Maugham
Cosmopolita, mondano, raffinato osservatore della società, Maugham ha attraversato la sua epoca con l’eleganza e la scanzonata malizia dell’uomo di mondo, abituato a giudicare con tolleranza e distacco i vizi e le follie dell’umanità. Ma sotto questa superfìcie di apparente cinismo lo scrittore nasconde una eccezionale sensibilità capace di portarlo fino all’esaltazione del misticismo ascetico. Ne è prova questo romanzo, pubblicato nel 1944, nel quale un narratore decisamente autobiografico descrive con interesse, quasi con passione, la vicenda umana di Larry Darrel, giovane sognatore inquieto e ribelle che lascia la patria e la fidanzata alla ricerca di qualcosa che possa dare un senso alla sua vita. Ma anche le scelte di Larry, che ha abbandonato la sua vita borghese per farsi minatore, contadino e infine adepto dell’induismo, provocheranno dolore e violenza tra chi gli sta intorno e lo ama.